Parco del Ticino

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Il Parco del Ticino in numeri

Il Parco Lombardo della Valle del Ticino è un'area naturale protetta istituita nel 1974. È stato il primo parco regionale italiano ad essere creato ed il primo parco fluviale europeo. Si estende su un'area di circa 92.000 ettari tra Sesto Calende, dove il fiume Ticino esce dal lago Maggiore fino a Pavia, comprende al suo interno 47 comuni.

Il fiume Ticino nasce in Svizzera dando vita alla Valle del Ticino che, entrando in Italia si divide fra Lombardia e Piemonte, la parte lombarda, e tutelata dal Parco lombardo della Valle del Ticino, la parte piemontese invece dal Parco naturale del Ticino. Dalla sorgente del Passo di Novena fino al Ponte delle Becca dove confluisce nel fiume Po il Ticino è lungo 248km, di cui 110km in Italia.

Il Parco del Ticino è così suddiviso, circa il 55 % sono aree agricole, il 22% da foreste, il 20 % aree urbanizzate, la restante piccola percentuale del 3% circa è composta dalla rete di canali che lo attraversano

Al suo interno sono state catalogate circa 6.235 specie viventi differenti tra flora, fauna e funghi



L’ecosistema del Parco del Ticino

È ad oggi la più estesa area naturale della Pianura Padana e dal 2002 è riconosciuta dall’UNESCO come Riserva della Biosfera.

Il Ticino è un fiume libero, senza argini, il suo corso è in costante evoluzione, le continue modifiche, principalmente dovute alle piene o alle condizioni morfologiche del territorio, danno luogo alla formazione delle lanche che ne aumentano esponenzialmente il valore ecologico. Guardando una mappa, si può notare che dal lago Maggiore fino a Somma Lombardo il fiume scorre formando curve molto pronunciate, da Somma Lombardo in poi la linea dello scorrimento delle acque si addolcisce gradualmente ed il letto dove scorrono si allarga per attraversare il territorio pavese.
La valle del Ticino è un vero e proprio mosaico di ecosistemi che si bilanciano tra di loro, fiume, foreste, risaie, marcite creano tutte insieme un corridoio ecologico tra Alpi e Appennini per il passaggio di tutte le specie migratorie ed offrono riparo agli uccelli che invece passano l’inverno nella regione.

Proprio grazie alle svariate tipologie di ambienti nel Parco del Ticino coesistono una moltitudine di specie animali differenti come mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, invertebrati e pesci

La Pianura Padana non è famosa per i suoi boschi e le sue foreste, quello del parco del Ticino però, con i suoi 20.000 ettari, è considerato il fiore all’occhiello di tutta la regione. Prima della creazione dei parchi fluviali, non solo quello del Ticino, ma anche Adda, Olio, Lambro, Mincio e Serio, i boschi stavano subendo pesanti attacchi da parte delle attività umane, con il rischio di perdere completamente il patrimonio naturale custodito all’loro interno, fortunatamente ormai da decenni l’inversione di marcia ha arrestato questo fenomeno.



Visitare il Parco del Ticino

Tra i percorsi che attraversano il parco naturale del Ticino, il Sentiero Europeo E1 è sicuramente il più famoso, unisce il Nord Europa (Capo Nord – Norvegia) e il Sud Italia (Capo Passero di Siracusa) attraverso un percorso segnalato con targhe di colore rosso-bianco-rosso, indicanti la sigla “E1”. Il sentiero può essere percorso sia a piedi che in bicicletta diventando una vera e propria “greenway”, tra le Prealpi del Lago Maggiore e i primi Appennini, lungo le riserve naturali della valle del Ticino

Con i suoi 800km di percorsi, offre infinite possibilità per vivere la natura all’aria aperta praticando svariati tipi di sport, tour in bicicletta o semplici passeggiate con la famiglia, oltre che le bellezze naturali della valle si possono vedere all’interno del parco anche castelli, abbazie, santuari e chiese.

I visitatori sono parte integrante del Parco, soprattutto nella bella stagione, dalle vicine grandi città come Milano e Pavia, le spiagge presenti lungo il Ticino sono molto frequentate e, per chi fosse interessato più al lato culturale che naturale, il territorio e ricco di fortificazioni, palazzi e chiese storiche.

Il fiume Ticino, da sempre ha segnato i confini tra diverse civiltà e regni, che non sempre vivevano in pace tra di loro, questa condizione ha fatto sì che nel corso dei secoli venissero costruiti soprattutto castelli e torri di avvistamento. Tra i tesori storici più famosi del Parco del Ticino possiamo citare il castello di Abbiategrasso, il castello di Bereguardo, il castello di Vigevano, l’abbazia di Morimondo, oppure le ville dove i nobili e regnati delle varie epoche erano soliti dare ricevimenti come villa Gaia Gandini o palazzo Archinto a Robecco sul Naviglio.

L’abbondanza d’acqua fin dalla preistoria ha sempre agevolato i primi insediamenti umani, ed il Ticino in questo non è da meno, dal lago Maggiore al fiume Po è stata fatta una tale mole di ritrovamenti da permetter agli studiosi di ricostruire in modo piuttosto accurato le civiltà che si sono avvicendate nelle varie epoche.

Oltre all’ aspetto naturalistico e storico non bisogna sottovalutare quello gastronomico, la zona è infatti ricca di cascine, aziende agricole ed agriturismi che offrono prodotti locali e piatti tipici della tradizione lombarda e a km0, e allo stesso tempo presidiano il territorio mantenendo curati i terreni a loro affidati.

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